La Regione Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia (Friûl Vignesie Julie in friulano, Furlanija Julijska krajina in sloveno, Friaul Julisch Venetien in tedesco) è una regione dell'Italia Nord-Orientale di circa 1,2 milioni d'abitanti, con capoluogo Trieste.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione autonoma a statuto speciale, formata dal Friuli (che costituisce circa il 90% del territorio, con capitale storica Udine), e dalla parte di Venezia Giulia rimasta in territorio italiano dopo la seconda guerra mondiale: non si può tuttavia stabilire un confine preciso tra queste due zone, in quanto per alcuni il confine sarebbe costituito dal fiume Timavo (confini del Friuli Storico), mentre secondo il parere di alcuni abitanti della sinistra Isonzo, detta Bisiacaria, il confine sarebbe il fiume Isonzo, in quanto alcuni bisiachi preferiscono definirsi giuliani piuttosto che friulani.

Confina ad est con la Slovenia (Goriziano sloveno/Goriška e Litorale/Primorska), a nord con l'Austria (Carinzia / Kärnten ), ad ovest con il Veneto, e a sud è bagnata, invece, dal Mar Adriatico.

Geografia

Superficie del Friuli Venezia Giulia per zone altimetricheIl Friuli Venezia Giulia è una regione prevalentemente montuosa, infatti le montagne occupano il 42,5% del suo territorio. Le pianure occupano il 38,1% del territorio mentre le colline 19,3% del territorio regionale.


Storia recente

Il Friuli Venezia Giulia è una regione creata a tavolino negli anni del dopoguerra; dopo il definitivo ritorno di Trieste all'Italia (che avvenne appena nel 1954), infatti, la città era stata privata di tutto il suo entroterra e la Venezia Giulia era ormai quasi interamente jugoslava. Per tale ragione si decise di unire quello che rimaneva delle province di Trieste e Gorizia al Friuli, fornendo anche una certa autonomia alla nuova regione, anche perché essa era la parte piú meridionale della celebre Cortina di ferro.
La scelta di mettere come capoluogo Trieste, una città estranea al Friuli, è stata ed è tuttora fortemente osteggiata da Udine, che per molti secoli è stata capitale del Patriarcato di Aquileia prima e della Patrie dal Friûl successivamente e che si vede estromessa dal ruolo che, secondo lei, le spetterebbe, considerando anche il fatto che in provincia di Udine risiede circa la metà della popolazione regionale.

Agricoltura

La morfologia della regione costituisce un ostacolo per l'agricoltura che, anche se qua e là modernamente organizzata, resta peraltro nel complesso un settore debole. Discreto ruolo hanno in pianura la produzione di mais e di barbabietole da zucchero, mentre nell'area collinare una viticoltura molto specializzata garantisce vini e grappe di alta qualità. Anche l'allevamento del bestiame, bovino in prevalenza, ormai nettamente superiore al consumo locale e quindi destinato al commercio con le altre regioni, è al servizio di un'industria rinomata.

Industria

L'industrializzazione del Friuli-Venezia Giulia iniziò con lo sviluppo del settore dell'industria di base, con pochi grandi impianti, concentrata sulla costa. L'industria pesante è, oggi, in fase di generale declino. Si è invece sviluppato con successo il modello dell'azienda manifatturiera medio-piccola, a struttura generalmente familiare, derivante dall'esperienza dell'artigianato e diffusa in ogni parte della regione. È fiorente ormai in molti settori, come quello meccanico, soprattutto a Pordenone, quello tessile e quello dell'arredamento. In provincia di Udine, soprattutto nell hinterland udinese, ha grande peso il settore terziario che rappresenta circa due terzi dell' occupazione totale. Presenti numerosi centri commerciali e centri di distribuzione, concentrati soprattutto a nord di Udine. Le industrie pesanti, un tempo presenti nel capoluogo friulano (acciaierie Bertoli, SAFAU) si sono trasferite nell'hinterland udinese (ABS di Cargnacco) oppure lontano dal capoluogo (Danieli di Buttrio e Pittini di Osoppo). Particolare impulso all'industria manifatturiera è stato dato dall'istituzione dei distretti industriali (distretto della sedia a Manzano, distretto del mobile a Brugnera, i prosciuttifici di San Daniele del Friuli).

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