Specie non commestibili

Pochi forse sanno che solo una minima parte delle specie sono considerate commestibili, ancor di meno sono quelle tossiche e poche sono quelle mortali.

La maggior parte sono invece considerate non commestibili.

La non commestibilità significa che non possono essere ingerite, per varie cause:

  • la carne è scarsa o il fungo è effimero, non consistente o si spappola in fase di cottura
  • l'odore è repellente
  • il sapore cotto o crudo è sgradevole o amaro, in alcuni casi pepatissimo.

Siccome le specie non commestibili sono diffuse, anche nell'areale di riferimento incontriamo numerose specie catalogabili come tali.

Oltre ad alcune Amanite non commestibili sono state raccolti diversi esemplari di Tricholoma, Hebeloma, Entoloma, Cortinarius, Mycena, Inocybe e Pholiota.

Anche i generi che annoverano specie ottime o buone contano all'interno alcune specie non commestibili. E' il caso di Russule che hanno odori nauseabondi o al gusto sono pepate o amare. Pepate come il Boletus Piperatus, un piccolo boleto imparentato con il più noto porcino Boletus Edulis.